E' meglio obbligare o sarebbe sufficiente raccomandare l'uso della mascherina chirurgica per l'intera durata dell'anno scolastico dei bambini dai 6 anni in sù ?
Pronuncia del Comitato tecnico scientifico
- "Gli alunni dovranno indossare per l'intera durata dell'anno scolastico una mascherina chirurgica o di comunità di propria dotazione, fatte salve le dovute eccezioni (ad es. attività fisica, pausa pasto). [...]. Non sono soggetti all'obbligo i bambini al di sotto dei 6 anni. " [pag. 19 del documento linkato]
Pronuncia del Ministro dell'Istruzione Azzolina
- intervista del 2 giugno 2020
Pronuncia della F.I.M.P. (Federazione Italiana Medici Pediatri):
- Dichiarazione del dott. Paolo Biasci, pubblicate sul sito della F.I.M.P. (priva di riferimenti medico scientifici) attinenti alle di contenimento del contagio da Coronavirus tra bambini e adolescenti secondo cui non vi sarebbero"..... rischi per la salute dei bambini dovuti ad un uso prolungato delle mascherine per prevenire il contagio da coronavirus.”
Pronuncia dell'O.M.S. (Organizzazione Mondiale della Sanità):
- L'Organizzazione Mondiale della Sanità, in un documento pubblicato il 6 aprile 2020 dichiara che “... attualmente non ci sono prove che indossare una maschera (medica o di altro tipo) da parte di persone sane in un contesto di comunità più ampio, incluso il mascheramento della comunità universale, possa impedire loro di contrarre virus respiratori, incluso COVID-19"
Dati epidemiologici sulla popolazione pediatrica (0-14 anni)
- Studi pubblicati dallo ECDC attestano che i bambini rappresentano una percentuale (molto piccola, ndr) dei casi di COVID-19 segnalati, con circa l'1% di tutti i casi di età inferiore a 10 anni e il 4% di età compresa tra 10 e 19 anni
- In Italia i dati ufficiali resi noti dall'Istituto Superiore di Sanità (ed aggiornati al 20 maggio) dicono che su 227.204 casi totali ci sono 1.851 casi di bambini (0-9 anni) pari all’0,8% e 3.312 casi di ragazzi (10-19) pari all'1,5%
Pericoli derivanti dall'uso della mascherina
- Rischio di autocontaminazione: può avvenire toccando e riutilizzando mascherine contaminate
- Potenziali difficoltà respiratorie
- Falso senso di sicurezza: induce a una potenziale riduzione dell'osservanza di altre misure preventive
- Un recente studio del dott. Alberto Donzelli, specialista in igiene e medicina preventiva, in uno studio pubblicato su Repository di Epidemiologia e Prevenzione, Rivista destinata a medici epidemiologi, evidenzia che ".... in soggetti infetti inconsapevoli, in cui l'emissione di virus è massima nei due giorni precedenti i sintomi, la mascherina obbliga a un continuo ricircolo respiratorio dei propri virus, aggiungendo la resistenza all'esalazione, con concreto rischio di spingere in profondità negli alveoli una carica virale elevata, che poteva essere sconfitta dalle difese innate se avesse impattato solo con le vie respiratorie superiori.”
Corretto uso della mascherina
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Posizionare la mascherina con attenzione, assicurandosi che copra la bocca e il naso, e legarla bene per ridurre al minimo qualunque apertura tra il viso e la mascherina
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Evitare di toccare la mascherina mentre la si indossa
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Rimuovere la mascherina utilizzando la giusta tecnica: non toccare la parte anteriore della mascherina ma slegarla da dietro
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Dopo averla rimossa o ogni qualvolta una mascherina usata sia stata toccata inavvertitamente, lavare le mani con un apposito prodotto a base alcolica oppure con acqua e sapone se le mani sono visibilmente sporche
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Appena risulta umida, sostituire la mascherina con una mascherina nuova, pulita e asciutta
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Non riutilizzare le mascherine monouso (alla faccia dell'educazione al riciclo)
- Eliminare le mascherine monouso dopo ogni utilizzo e smaltirle immediatamente dopo averle rimosse
[Siamo sicuri che un bambino riesca ad osservare queste norme o che gli insegnanti/tutori/allenatori riescano a vigilare sul corretto utilizzo delle mascherine ed impedire che i bambini tocchino inavvertitamente la propria o la mascherina di un compagno? ndr]
Ulteriori note
- Ministero della Salute - Direzione generale della prevenzione sanitaria ufficio 5 prevenzione delle malattie trasmissibili e profilassi internazionale, nella Nota n. 0010736 del 29/03/2020 ha chiarito fra l'altro che "I dati attualmente disponibili non supportano la trasmissione per via aerea di SARS-CoV-2, fatta eccezione per i possibili rischi attraverso procedure che generano aerosol se eseguite in un ambiente inadeguato (non in stanza di isolamento con pressione negativa) e / o in caso di utilizzo di dispositivi di protezione individuali (DPI) inadeguati."
- Lo European Centre for Disease Prevention and Control, in un suo recente documento “Using face masks in the community” del 8 aprile 2020, ha precisato che: “Esiste il rischio che la rimozione impropria della maschera, la manipolazione di una maschera contaminata o una maggiore tendenza a toccare il viso mentre si indossa una maschera da parte di persone sane possano effettivamente aumentare il rischio di trasmissione .”
- Sul punto si è espresso anche il dott. Antonio Lazzarino, epidemiologo presso l'University College London, con un articolo sul British medical Journal : “In conclusione, a differenza di Greenhalgh et al., Crediamo che il contesto dell'attuale pandemia covid-19 sia molto diverso da quello dei "paracadute per saltare fuori dagli aeroplani", [7] in cui la dinamica del danno e della prevenzione sono facili da definire e persino da quantificare senza la necessità di studi di ricerca. È necessario quantificare le complesse interazioni che potrebbero benissimo operare tra effetti positivi e negativi dell'uso di maschere chirurgiche a livello di popolazione. Non è tempo di agire senza prove."
- Rapporto pubblicato ISS COVID 19 nr. 25/2020 contenente le Raccomandazioni ad interim sulla sanificazione di strutture non nella tabella a pag. 4, riporta la persistenza di particelle infettanti sulle superfici, che sullo strato esterno delle mascherine presenta il dato temporale in assoluto più alto ovvero di ben 7 giorni, confermando che la mascherina, lungi dall'essere una efficace protezione, costituisce un pericoloso veicolo di contagio.
[Fonte: Corvelva]