Alimentarsi in modo naturale necessità di mangiare cibo naturale cioè coltivato in modo naturale. Questo tipo di cibo risulta più sano e nutriente e questo consente al nostro organismo di rimanere in salute, di prevenire le malattie moderne moderne e per contribuire a conservare l'ambiente naturale.
I principali fattori che aumentano la qualità del cibo, considerato in questo caso come materia prima non lavorata, sono:
- valore del seme o del genitore da cui proviene
- naturalità della coltivazione (o dell'allevamento)
- raccolta manuale del cibo
- cibo appena raccolto e ben conservato
Siamo quel che mangiamo
Il nostro apparato digerente è un organo estremamente complesso che deve sovraintendere contemporaneamente alle funzioni di digestione delle sostanze complesse, di respingemento di microrganismi indesiderati o pericolosi, di identificazione, schedatura e segnalazione degli eventuali intrusi sconosciuti, e di assorbimento dei nutrienti. L'intestino è il secondo cervello, e che cervello ! L'intestino è anche una struttura ricettiva infatti ogni volta che ci alimentiamo diamo da mangiare anche a più di un kilogrammo in peso di microrganismi (circa 1800 ceppi diversi tra batteri, funghi e virus) che albergano nel nostro intestino, nessuno è mai solo. Questi nostri 'commensali' sono in numero molti di più delle cellule del nostro corpo e hanno fame e si nutrono del nostro stesso pasto. Noi mangiamo e loro mangiano, noi digiuniamo e loro si arrabbiano, noi cambiamo dieta e la loro composizione si adegua rispecchiando il nuovo profilo nutrizionale. Alimentarsi non è un fatto autonomo, credevamo di essere padroni della nostra fame ma in realtà i vari microrganismi stimolano ognuno a suo modo i nostri ormoni della fame per convincerci a mangiare quello di cui più loro hanno bisogno. Più mangiamo in modo sbagliato e più crescono ceppi di microrganismi opportunisti e più questi ceppi ci condizionano negativamente. E' una spirale che si genera fin da piccolissimi, anzi sembra che certi profili di colonizzazione stabiliti in età infantile siano poi difficili da eradicare in età adulta.
La naturalezza del cibo non basta a mantenerci in salute e quensto non significa che ogni pianta sia commestibile o che ogni pianta commestibile abbia solo effetti positivi.
Per godere di tutti i benefici del cibo di qualità è ovvio che bisogna anche conoscerlo, esser coinvolti nella filiera produttiva, saperlo cucinare e mangiare. Oggi il cibo più diffuso non è più quello naturale di un tempo e i sistemi per conservarlo, trasformarlo e cucinarlo sono diventati fin troppo sosfisticati anche per un animale così adattabile come l'uomo. La freschezza, l'origine vicina, l'alta qualità e la naturale genuinità del cibo sono diventate merce rara in tempi in cui il junk food (cibo spazzatura) la fa da padrone e oltre ai problemi della materia prima bisogna considerare anche il modo di alimentarsi:
- come, quanto e in quali momenti mangiare o bere acqua
- come assecondare la digestione
- come e quando digiunare
- come preparare e associare i cibi
Le nuove mode vegetariane, vegane, fruttariane hanno contribuito a riequilibrare una dieta troppo sbilanciata verso cibi di origine animale. Chiaramente non basta mangiare molti vegetali, serve che siano stati coltivati in modo naturale e davvero biologico.
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