Camminarquata
Ricostruire per non morire
Attività di progetto future:
- Assistenza alla popolazione residente, con priorità all'età dell'infanzia e agli anziani
- Censire gli immobili, i terreni riutilizzabili, le realtà produttive e di servizio (specialmente quelle agricole e silvopastorali)
- Studio di fattibilità per un modello di ricostruzione basato sull'associazione fondiaria per eliminare il prima possibile la zona rossa
- Raccogliere fondi
- Conservare/Recuperare le vecchie pietre crollate durante gli ultimi eventi sismici
- Promuovere la vocazione ambientalista, agricola e turistica del territorio attraverso attività e politiche sociali
- Costruire una rete tra contadini, piccoli allevatori e Gruppi di Acquisto Solidali in grado di aumentare la resilienza durante gli eventi di crisi
- Costruire la rete di associazioni tra le varie frazioni del comune e del Parco Nazionale dei Monti Sibillini
- Aiutare le realtà economiche del posto a sostenersi in questo momento difficile e, in futuro, a rimanere in equilibrio con l'ambiente
- Valutare la fattibilità di un progetto di ospitalità di giovani interessati alle attività di studio e lavoro nel settore agricolo, turistico e ambientale
Link sulla montagna:
Idee, persone, scenari di montagna, blog di Maurizio Busatta
Legge sui piccoli comuni, Disegno di legge n. 2541 approvato il 27 settembre 2017
Domini collettivi e AsFo (Associazioni Fondiarie)
Usi civici, UniTrento
Demanio civico, APRODUC (Associazione per la tutela delle proprietà collettive)
Legge sui domini collettivi, Altalex - Legge 20/11/2017 n° 168, G.U. 28/11/2017
Che cosa sono le associazioni fondiarie? Regione Piemonte
Associazione Fondiaria di Caldirola, esempio di AsFo
Redazione dello Statuto dell'associazione e scelta della forma giuridica dell'associazione:
- la forma giuridica scelta consenta di ricevere donazioni
- le domande i dubbi delle associazioni di volontariato , CSVnet
- associazione di promozione sociale, wikipedia
- agevolazioni fiscali delle erogazioni liberali, Agenzia delle Entrate
- atto costiitutivo associazione fondiaria
- statuto associazione fondiaria
- modulo adesione associazione fondiaria
Link utili riguardanti il post-terremoto:
Terra in moto: video sui problemi della ricostruzione post-sisma (dalla Bassa Emilia Romagna)
Protezione civile: Rischio sismico
Linee guida rischio sismico della regione marche (2015)
OpenRicostruzione dopo il sisma in Emilia Romagna
Gruppi e pagine facebook focalizzati sul terremoto ad Arquata del Tronto (AP):
Ai piedi della lama collegato al progetto dell'Associazione
Piedilama, pozz' i bè, convivisione tra compaesani e conoscenti del paese di Piedilama
L'eco del Vettore, blog e gruppo fb
Egeria, associazione no profit di Montegallo
Chiedi alla polvere / Ask the dust
Associazione Villa Papi (Arquata del Tronto - AP)
Attività valutate (prima del terremoto del 24 agosto 2016):
- rintracciare e ripopolare ecotipi locali tipo la mela rosa dei sibillini (presidio slow food), vino pecorino da uva pecorino, patata, castagna marrone, noce, etc... Alcune vecchie piante di uva (pecorino?) si sono maritate su 'lu colle' e hanno fruttificato, andrebbero chiamati agronomi e difeso l'esistente per far si che le attività di allevamento (ad esempio la transumanza) si sposino con il recupero dell'ecosistema. Ho informato Mirko Trenta visto che ci pascolano le sue vacche. Speriamo di ritrovarle per innestarle. A Offida le hanno reinnestate e ci fanno un ottimo vino. Arquata è sta escluso some areale e questo è assurdo visto che l'uva proveniene da secoli da quì
- riportare in vita le attività e le tecniche antiche: personalmente ho imparato a ribattere la falce grazie a Giovanni lo zio di Angelo Schiavoni e ho restaurato alcuni attrezzi di mio nonno. ho falciato già due volte a mano l'arboreto dove ho seminato dei semi antichi tutto su sodo, cioè senza nessuna lavorazione del terreno in modo che il seme si abitui agli stress abiotici (freddo, intemperie e siccità) e biotici (predatotori animali, fitopatologie), che si formi un seme che si adatti all'ecosistema Piedilama. Non voglio nè recintare nè adottare nessun tipo di difesa. Questo perchè voglio che quello che sviluperrà sarà qualcosa che poi potrà essere diffuso a tutta la popolazione local. I primi risultati sono stati negativi. Ho sbagliato nella semina in quanto per seminare su sodo avrei dovuto prendere alcuni accorgimenti che non sapevo. Ci riproverò
- ricreare le condizioni per una maggiore autonomia alimentare che aiuti anche a mantenersi in salute perchè più in equilibrio vero con la natura in quanto le tecniche agricole anche vecchie per quanto rudimentali avevano troppo viziato i semi (pensiamo solo all'annaffiatura etc)
- tutela e valorizzazione dei vecchi sentieri: lo scorso autunno ho provato a riaprire un sentiero verso varà ma non ci sono riuscito, ci riproverò appena potrò. un altro progetto che mi sta a cuore e riaprire il sentiero verso Peracchia per far uscire Piedilama da un certo isolamento verso Est. Ho riaperto un sentiero per i miei castagneti a Trisungo. sarebbe bello avere una mappa piena di sentieri funzionali. A tal proposito si potrebbero perseguire i seguenti obiettivi:
- sistemare i tracciati, reintegrando le aree incongruamente occupate e cintate
- realizzare, ovunque le caratteristiche dei tracciati lo consentano, percorsi protetti pedonali e ciclabili;
- risanare i posti storici esistenti sul percorso per creare, ove opportuno, strutture ricettive e di servizio alla fruizione culturale e turistica;
- creare, lungo i tracciati, luoghi intermedi di sosta e ristoro costituiti da piazzette lastricate, sedute in pietra, pannelli esplicativi;
- sistemare, in luoghi adatti, parcheggi per i visitatori per favorire l'interscambio con la fruizione pedonale, in bicicletta, a cavallo dei tracciati;
- unificare tutte le recinzioni ammissibili sul tracciato secondo il modello locale del paesaggio;
- eliminare, ovunque esistenti sui tracciati, eventuali discariche;
- sistemare ovunque possibile, senza asfaltare, i tracciati carrabili per una percorrenza a bassa velocità prevista per i residenti e le attività silvo pastorali
- riconsiderare lo sfruttamente del bosco e del legname e riconsiderare il mestiere tradizionale dei carbonai. Considerare l'esempio del museo dei carbonai a Cessapalombo
- riallevare qualche animale da soma, tipo asino, mulo, cavallo TPR o cani da pastore maremmani
- trovare un nuovo equilibrio tra attività agricole, parco nazionale e animali selvatici pericolosi per l'uomo e per le culture (lupo, cinghiale, istrice, etc), contattando i vecchi direttori dei parchi nazionali italiani, quelli che hanno una grande esperienza sulla coesistenza delle bestie selvatiche e l'uomo. A questo proposito sarebbe utile censire le specie erbacee selvatiche auotoctone con proprietà nutraceutiche e fitoterapiche per impiantare coltivazioni in grado di rifornire erboristerie e laboratori farmaceutici interessati.
- Valorizzare i castagneti, i noceti e gli antichi vitigni di uva pecorino. Si è persa la capacità di fare talee e ringiovanire il parco piante. Sarebbe interessante che qualche giovane imparasse di nuovo per tramandare tutte queste cose alle generazioni future.
- ristrutturare il vecchio mulino ad acqua per fare il prossimo anno la farina di castagne e mi piacerebbe formare una squadra di piedilamesi che a turno potessero andare a raccogliere le castagne abbandonate nella zona del parco col permesso del comune di arquata. Si potrebbe iniziare con poco, un anno di prova e poi pian piano strutturarsi. Le regole di base sono l'assoluto rispetto della natura e quindi l'estrema cura nel raccogliere un prodotto naturale le cui proprietà 'selvagge' sarebbero il suo biglietto da visita peculiare. Per questo sto imparando tutte le tecniche naturali di conservazione e trasformazione della castagna, secondo i canoni antichi.
- ristrutturare la vecchia fonte, riattrezzare sant'egidio, riscoprire le fondamenta della vecchia chiesa nella vecchia piazza
- avviare progetti educativi per bambini di un nuovo rapporto tra la natura e l'uomo, basato su un maggior rispetto degli animali e delle piante
- contribuire a gestire l'impatto ambientale di progetti di turismo esperienziale sfruttando le risorse ricettive (campus vancanze dei preti di ancona, hotel schiavoni, bed and breakfast, affitta camere privato), la ristorazione basata sulla filiare alimentare collegata ai valori del cibo antico, la meditazione, l'avventura, il fitness e la vita all'aria aperta, senza contare le attrattive ambientali di cui Piedilama è circondata (parchi, deltaplano, escursionismo)
- Valorizzazione e ripubblicazione della bibliografia su Piedilama di Pasquale Ambrosi:
- Ritorno (in cui è confluito l'opuscolo '29 aprile 1944')
- Per non dimenticare
- Lontani ricordi e nuove sensazioni
- Credevo fosse un sogno
- Per uno strano scherzo del destino
Riguardo alle risorse finanziarie si possono anche valutare i finanziamenti europei a fondo perduto e in conto capitale, quelli dell'ISMEA, le opportunità offerte dalla costituzione di una associazione fondiaria e dalla filiera integrata
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